Progetto Atlante Voghera Museo di Scienze Naturali di Voghera

INFORMAZIONI GENERALI

L’area di studio è rappresentata dall’intero territorio comunale di Voghera, che comprende perciò non soltanto l’area urbana ma tutto il contesto agricolo, industriale e naturale ricadente in esso. 

Al termine della fase di raccolta dei dati, quelli relativi all’area urbana saranno oggetto di ulteriore approfondimento specifico (una sorta di “atlante nell’atlante”).

Il motivo di questa scelta è quello di ottenere, oltre ad una visione globale dell’area di pertinenza del comune di Voghera, anche un quadro limitato alla sola città, che sia confrontabile con i numerosi atlanti urbani pubblicati in Italia ed all’estero.


CARATTERISTICHE GENERALI DELL'AREA DI STUDIO

Superficie: 63.352.971 m².
Abitanti: 39.238.
Densità: 607,5 abitanti/km².

Si tratta di una zona rappresentativa dell’intera area geografica in cui ricade, con prevalenza di ambienti agricoli interessati da coltivazioni a carattere intensivo, in cui vi è la presenza di numerose cascine (molte delle quali tuttora abitate almeno parzialmente). 

L’elemento naturale di maggior rilevanza è rappresentato dal torrente Staffora, che in alcuni tratti, in particolare a Sud del centro abitato, conserva caratteristiche di elevato pregio naturalistico.

Le aree antropizzate di maggior estensione sono: il centro abitato di Voghera (compresi i suoi quartieri), le frazioni principali (Medassino, Oriolo, Valle, Campoferro e Torremenapace) e l’area industriale e commerciale di Campoferrro.


PERCENTUALI DI USO DEL SUOLO (fonte: DUSAF).


CARTA DELL'USO DEL SUOLO. (Fonte: DUSAF).

Il vogherese (che ha un’estensione maggiore da Nord a Sud) è un territorio di contatto assolutamente strategico tra l’asta fluviale del fiume Po e l’Appennino settentrionale, caratteristica che si riflette sulla componente faunistica in generale ed è di grande importanza nello specifico anche per gli Uccelli.

Il potenziale quale bio-corridoio del torrente Staffora è di notevole importanza a livello perlomeno regionale, in quanto il corso d’acqua (e la sua fascia di pertinenza) mette in comunicazione la Pianura Padana e le Alpi con la catena appenninica.
A testimonianza di quanto detto il Torrente Staffora è considerato Corridoio primario della Rete Ecologica Regionale.

Ad ulteriore testimonianza dell’importanza di Staffora quale elemento ecologico si tenga anche presente che il suo basso corso (nel tratto quindi che interessa Voghera) è considerato Area prioritaria ed importante per diverse tematiche quali gli Invertebrati, per le cenosi acquatiche ed i Pesci, per gli Anfibi e per i Rettili.

Questi aspetti devono essere tenuti in seria considerazione nella gestione del territorio, salvaguardando e tutelando le aree aventi un buon indice di naturalità e continuità ed intervenendo per migliorare quelle zone in cui l’attività antropica ha prodotto una riduzione - a volte una strozzatura – significativa, la quale influisce in maniera negativa sulla biodiversità in generale.

Ci auspichiamo che le future programmazioni urbanistiche tengano presente quanto emergerà dai risultati del Progetto Atlante e dalle altre iniziative di monitoraggio ambientale e naturalistico che il Civico Museo di Scienze naturali ed il Comune di Voghera stesso hanno avviato.


INQUADRAMENTO GEOGRAFICO

Il territorio di Voghera è situato nella porzione settentrionale dell’Oltrepò pavese, a Nord il confine comunale arriva quasi a lambire la sponda destra del Fiume Po (Comune di Cervesina), mentre a Sud giunge quasi in prossimità delle colline di Retorbido e Codevilla, primi contrafforti dell’Appennino pavese. Una collocazione strategica tra due regioni ecologiche importanti, connesse tra loro dal corridoio primario rappresentato dal torrente Staffora.


CENNI SULLA VEGETAZIONE

Secondo la classificazione fitoclimatica ideata da Pavari nel 1916, il Comune di Voghera si trova nella fascia fitoclimatica del Castanetum caratterizzata da una base fisionomica di vegetazione potenziale, costituita da bosco misto con specie di Quercus e condizionata dalla presenza di ampie superfici agricole.

Il verde forestale urbano è caratterizzato dalla contemporanea presenza di specie erbacee, arbustive ed arboree che interagiscono in modo dinamico tra di loro. Per quanto riguarda i parchi e le aree verdi si nota che sono presenti più che altro essenze, autoctone ed alloctone che abbiano un particolare pregio estetico e forse, anche perché, di facile reperibilità, integrati da altri elementi decorativi come arbusti sempreverdi a fioritura primaverile ed estiva o arbusti rifiorenti, come per esempio il viburno (Viburnum plicatum), l’agrifoglio (Ilex aquifolium), il tasso (Taxus baccata) il corniolo (Cornus florida) e il lauroceraso (Prunus laurocerasus); le essenze maggiormente usate per le alberature stradali sono l’acero, presente con diverse specie, il frassino (Fraxinus angustifolia e Fraxinus excelsior), il tiglio (Tilia cordata) e la robinia (Robinia pseudoacacia).

Un altro habitat molto particolare e caratteristico che si trova all’interno del Comune di Voghera è quello creato dal torrente Staffora.

La componente vegetazionale è maggiormente rappresentata dai saliceti (specie igrofile), la cui estensione e diffusione tende a creare delle macchie relativamente strette ed allungate, dovendosi adattare alle scarse aree naturali disponibili nelle immediate vicinanze del torrente.

Le specie presenti sono: il salicone (Salix caprea), salice cinereo (Salix cinerea), salice bianco (Salix alba). In questa area sono presenti, sporadicamente, piccoli raggruppamenti di vegetazione elofitica ripariale (canneti) per la precisione si è riscontrata la presenza di fragmiti (Phragmites australis).

Spostandosi leggermente dalle immediate vicinanze del corso d’acqua si possono osservare alcune delle specie tipiche delle foreste alluvionali ormai quasi totalmente scomparse quali il frassino (Fraxinus excelsior), olmo (Ulmus minor), pioppo nero (Populus nigra), pioppo bianco (Populus alba) e pioppo tremulo (Populus tremula) accompagnate da specie arbustive quali il biancospino (Crataegus monogyna), il ligustro (Ligustrum vulgare) ed anche il nocciolo (Corylus avellana).

Considerando ora la periferia di Voghera, essa è caratterizzata, oltre che dalla presenza del torrente Staffora, anche dalla presenza di vaste aree agricole composte principalmente da coltivazioni erbacee cerealicole, in particolare frumento e orzo alle quali, da quest’anno, si è affiancata anche la coltivazione del sorgo.

Le essenze arboree presenti sono rappresentate da pochi esemplari di ciliegio (Prunus avium), noce (Juglans regia), gelso (Morus alba e Morus nigra) e farnia (Quercus robur) accompagnati da sporadici arbusteti di rovo (Rubus fruticosus), concentrati nei pressi di fossi, ruderi e piccoli corsi d’acqua.


CENNI SUL CLIMA

Il clima di Voghera è di tipo continentale temperato, caratterizzato da una temperatura media annuale di 12°C e da una piovosità che raggiunge i livelli massimi in primavera e in autunno. Le precipitazioni sono piuttosto ridotte, con valori medi di 700 mm/anno, molto scarse anche le precipitazioni nevose, la cui permanenza al suolo supera raramente i 30 giorni.

I venti infine provengono principalmente da ovest o nord-ovest per quel che riguarda le grandi perturbazioni.